A Monterosi si combatte una piccola, silenziosa guerra tra CAF. Una guerra fatta non di carte o bilanci, ma di parole, pettegolezzi e antipatie personali. A raccontarlo è un cittadino del paese, rimasto colpito – come scrive – “dalla cattiveria di alcune persone che, sottobanco, di nascosto, come dei ladruncoli, consigliano un CAF rispetto a un altro non in base a dati oggettivi, ma a pura simpatia o antipatia”.
Nel suo sfogo, diffuso sui social, il cittadino ricorda che nel territorio comunale “i CAF regolari sono due”, prendendo le distanze da altri soggetti che definisce “non propriamente in regola” o “mascherati da associazioni di consumatori”.
Il riferimento è poi a Viterbo APS, realtà locale gestita da Ombretta De Vivo e Mirella Natili, due professioniste che – sottolinea l’autore del messaggio – “si sono reinventate dopo anni di lavoro in tutt’altro settore, conseguendo attestati e certificazioni fino a diventare un punto di riferimento per il paese”.
Da qui l’appello diretto a “rispettare il lavoro di chi ogni giorno si mette in gioco con serietà” e a “parlare di meno, se non si ha nulla di costruttivo da dire” ha aggiunto il cittadino.